Tempo di lettura: 3 minuti
Si terrà oggi, 16 Novembre alla Casa delle Musiche Puglia Sounds (Teatro Kursaal) alle 21.30, l’anteprima assoluta de "Il Buio, il Fuoco, il Desiderio" ode in morte della musica con Gino Castaldo, Giovanni Sollima e Loris Loddi con la regia di Gianluigi Trevisi e Moira Angelastri e le immagini di Gennaro Tosto e Saul Saguatti.
È “la messa in scena” di questa appassionata denuncia dello stato della musica contemporanea, scritta nell’inedita formula del trattatello filosofico da Gino Castaldo, uno tra i più noti giornalisti musicali italiani.
Una rappresentazione sganciata dall’impianto del reading e per questo motivo affidata ad un grande musicista come Giovanni Sollima, ad un attore lievemente maledetto come Loris Loddi e ad un VJ manipolatore e creatore d’immagini come Gennaro Tosto. La musica non va più ascoltata, va toccata, sporcata, ferita, abbracciata, abbandonata, assassinata. In ultimo va liberata. Per poterla riascoltare.
La musica è finita ogni volta che qualcuno l’ha uccisa, e ogni volta, per questo, è rinata. È finita quando John Cage fece eseguire il suo silenzio, e nello stesso periodo nacque il rock’n’roll. È finita quando è morto John Coltrane, e Jimi Hendrix incise il suo primo disco. Oggi nessuno più la sfida, niente più ne segnala la fine, e forse è per questo che la musica è davvero morta. O almeno sono morti i suoi elementi guida. Lo scenario in apparenza ottimista del mondo tecnologico e connesso non è che un simulacro: la musica impazza su computer e telefonini, domina i messaggi pubblicitari, inonda gli spazi del mondo contemporaneo, ma non è la "musica di oggi", il nostro tempo non ha ancora la sua colonna sonora. La musica non si è evoluta: è un organismo agonizzante. Che ne è della passione, del fuoco sacro che ne ha accompagnato l’evoluzione nella lunga storia discografica? Segue, come in un’elegia, le tracce del fuoco, del buio e del desiderio, i tre elementi senza cui la musica non ha ragione di esistere. E apre, infine, una finestra sul futuro.
Gino Castaldo (Napoli, 1950) giornalista e critico musicale, testimone attivo degli ultimi 40 anni di musica con un’attività professionale che ha svolto scrivendo per il quotidiano la Repubblica e come scrittore con sei titoli.
Il Buio, Il Fuoco, Il Desiderio, 5°titolo della sua carriera di scrittore, è uno degli approcci più intensi al “sentimento” musica.
Giovanni Sollima nasce a Palermo da una famiglia di musicisti. Studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro, composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Fin da giovanissimo collabora con musicisti quali Franco Ferrara, Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jorg Demus, Martha Argerich, Philip Glass, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Gidon Kremer, Ruggero Raimondi e Patti Smith. Nel 2008, assieme alla violoncellista croata Monika Leskovar (primo violoncello dell’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera) sua compagna da 5 anni, incide per la Sony l’album “We Were Trees” nel quale partecipa anche Patti Smith e il Solistenensemble Kaleidoscop di Berlino.
Loris Loddi è un attore e doppiatore italiano, nato nel 1957 a Roma, una delle migliori “voci nell’ombra” del cinema italiano. Dopo aver prestato la voce a storiche interpretazioni di personaggi cult (Vincent “Soldato Palla di Lardo" D’Onofrio in "Full Metal Jacket" ,Val Kilmer/Jim Morrison, Bruce Wayne / Batman, Guy Pearce / Houdini, Forrest Whitaker in "Good Morning Vietnam", Timothy Hutton in "Taps – Squilli di rivolta" e ad un’infinità di grandi protagonisti come Benicio del Toro, Cuba Gooding Jr, Robert Downey Jr., Tim Robbins, Jeff Daniels, David
Caruso, Quentin Tarantino ecc,ecc.) è entrato nell’immaginario di milioni di italiani prestando la sua voce
cinica e suadente al “killer dei killer” della serie cult delle due ultime stagioni televisive: Dexter Morgan.
In foto Giovanni Sollima e Gino Castaldo