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Credo di avere un vero talento a farmi venire delle idee cervellotiche e conturbanti: una di queste, certamente in linea con il tema di questo articolo, è stata quella di scrivere una sorta di recensione del film “Inception” per la regia di Chris Nolan attualmente nelle sale cinematografiche.
A questo proposito, tanto per impersonare un po’ il protagonista, il signor Cobb, vi chiedo: “Qual è il parassita più resistente, il morbo più longevo, la malattia più complessa da debellare?”
“Un’idea…una singola idea poiché nella mente umana essa può costruire intere città, cambiare il mondo e riscrivere ogni regola”.
E’ proprio intorno a questo concetto che ruota tutta la trama del film: Dom Cobb, (mirabilmente interpretato da Leonardo Di Caprio) è un abilissimo ladro, ma non di oggetti preziosi; si tratta invece di un ladro di idee, le quali data la loro palese a tutti consistenza astratta, devono necessariamente essere carpite mentre siamo in una condizione vulnerabile cioè mentre dormiamo.
A causa della sua particolare abilità di estrarre le idee dalle menti più occluse, Dom viene ingaggiato da Mr Saito, un facoltoso industriale giapponese, ma stavolta non dovrà rubare, egli infatti dovrà impiantare un’idea, da qui dunque il titolo Inception, in italiano Iniezione.
Si apre qui la fiera delle contraddizioni tra la realtà e il sogno, che fino all’ultimo fotogramma della pellicola ci lascia muti, nel continuo tentativo di spiegare la scena precedente con la successiva…ora forse capite perché quest’articolo sia una così ardua impresa!
Una certezza però c’è, gli elementi distintivi di questo film, infatti, sono il risultato di un’alchimia davvero ben riuscita: dal thriller fantascientifico al melodramma, passando per l’action movie allo stato puro con un pizzico di paradossale e di mitologico fusi assieme (i riferimenti al mito di Arianna e Teseo, l’architettura dei labirinti e i quadri di Escher ne sono un chiaro esempio).
Un mix apparentemente non nuovo nel repertorio dei film del celebre regista, quasi a tacciarlo di autocelebrazione, ma se vi si inserisce la realisticità della seppur irreale rappresentazione onirica e l’insuperabile artificio dei salti di livello nelle profondità del subconscio sognante il gioco è fatto!
Chi di noi in fondo, non ha mai sognato di essere presente a sé stesso nel pieno del proprio sogno e chi invece può dire di non vedere l’ora di svegliarsi, magari ricevendo il cosiddetto “calcio” (tipica sensazione di mancanza di equilibrio che segue a questo ipotetico calcio che ci fa cadere e quindi ci sveglia)? Beh se siete amanti delle trame non lineari che, tanto per rimanere in tema, vi fanno passare una notte insonne, allora è proprio il film che fa per voi.
Un consiglio…uscendo dalla sala di proiezione provate a tirarvi un pizzico. Non si sa mai!