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Si terrà nella sede barese di Banca Etica, il prossimo 29 ottobre alle 19 la presentazione del libro di Piero Rossi "Cape guastate" (Manni editore, 2010, 224 pagine, 18 euro) un libro che parla di un’inclusione sociale attraverso il lavoro di ex detenuti e dei loro familiari. A completare la serata ci sarà anche la presentazione del disco "Musicanima" di Dario Schepisi.
"Cape guastate" è ambientato in quel quartiere dove spesso "la scuola è per i fessi… e il lavoro pure" il parroco Don Mimmo Belviso si batte, con l´ostinazione dei giusti, per avviare una cooperativa in cui occupare ex carcerati. E appare subito evidente che non serve un´impresa leggendaria, basta una di pulizie. Evitando l´ intrusione dei clan e delle cosche locali, cerca di impiegare piccoli malviventi e altri disgraziati, che a gran voce chiedono di "faticare". Hanno una dignità, loro, vogliono lavoro, non sovvenzioni né misericordia, e né, come le tartarughe, ritrarre la testa nel carapace della fede :"Don Mì, mò t´u sò ditte. Sta la capa uastàte. Se non possiamo mangiare, proprio la capa alla messa possiamo tenere?" Tra problemi amministrativi, gestionali e burocratici, la cooperativa tuttavia nasce e, a suo modo, si sviluppa. Dunque partono improbabili squadre di lavoratori `armati´ di pale, ramazze e decespugliatori, a dare senso e vita alla storia, e lo fanno nella loro lingua; un dialetto primitivo, a tratti non comico; contraltare, come nelle intenzioni dell´autore, della pomposità del linguaggio tecnico che campeggia sontuoso tra le parentesi dei capitoli. La cifra dell’autore è una singolare mistura tra gergo specialistico e incursione nella fiction, mentre la lingua dei suoi personaggi batte dove la vita duole e vuole. Una prosa dialettale, ironica, beffarda, carognesca, affilata e irredimibile come un destino.