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Tutto è partito un anno fa da un portale (www.blackvibrations.com), nato dall’idea del dj barese Claudio Amoruso. Obiettivo proporre musica nera in tutte le sue sfaccettature. Un progetto unico che ha avuto subito successo a carattere nazionale e la partecipazione di più di duemila sostenitori. Ora è arrivato il momento per il lancio di BUG, acronimo di black urban grooves, attuazione concreta di una volontà di “risveglio” maturato insieme a Claudio Amoruso e un gruppo di ragazzi provenienti da diverse esperienze. La voglia è di presentare sotto forma di one night mensili un percorso articolato verso sonorità in fondo mai scomparse dalla scena musicale. Con temi diversi e ogni volta rinnovate nei suoi contenuti. Un nuovo input culturale lanciato dall’associazione culturale Mentelocale, la crew di dj Black Vibrations (sono Vito Santamato, dj Danko, dj Argento e Marco Assanti) e Radiol(u)ogoComune. Ad aprire l’evento il concerto del Quintetto X nello spazio dell’h25 di Bari guidato dall’inconfondibile voce dell’artista internazionale Rosalia De Souza. Che proprio negli anni ‘80/’90 fu una delle protagonista più importanti, insieme ad altri gruppi, di un fenomeno musicale che ha fatto storia a Bari.
Un nuovo concerto e un ritorno nella nostra città con il progetto BUG a quelle atmosfere che hanno caratterizzato poi gli inizi della tua carriera. Che ricordi hai?
Le atmosfere dei miei inizi non erano così. I posti dove si faceva musica brasiliana erano solo di musica brasiliana. Qui la musica, in genere, veniva proposta e ascoltata e seguita da tutti. Ricordo che tutti i giorni si stava insieme e le collaborazioni nascevano dentro il bar magari riuniti per il caffè.
E cosa, secondo te, ha causato poi la mancanza ad un certo punto di un proseguimento almeno qui da noi?
È difficile vivere di solo musica. Quando si è tagliati fuori poi dai grandi giri cioè delle grandi città le chance sono ancora minori. Ma non è solo qui il problema dei musicisti. Ci sono poi i fenomeni dj, la musica elettronica, le contaminazioni…
Il Fez come lo Strange Fruit movimenti musicali che hanno fatto storia negli anni ’80/’90: il Quintetto X è stato uno dei primi gruppi ad aderire. Da allora cosa è cambiato secondo te?
È cambiata la musica, il modo di proporla, il modo di apprezzarla. I download lascia la gente a casa a scaricare cose che neanche hanno il tempo di sentire. I ragazzi vanno alla cieca senza arte né parte. Guardo in giro e vedo molta ignoranza ma fortunatamente vedo anche fenomeni che scompaiono nel giro di 12 mesi…e se ne accorgono tutti del fatto che sono trovate commerciali e nient’altro.
La musica nera in altre capitali non ha mai smesso di essere seguita, si è evoluta. Sei d’accordo sulle varie contaminazioni introdotte?
Sulle contaminazioni non sono tanto d’accordo perché si è esagerato lasciando l’anima della musica completamente vuota. Tante correnti funk, soul, blues, jazz ma ben poco di veramente nuovo e principalmente poco di bello.
Rosalia, hai degli album come solista, bellissimi, Garota Moderna soprattutto è stato apprezzato ovunque. Progetti in corso o nuove collaborazioni?
Ho tre album da solista. Una storia di dieci anni che ha dato molto alla mia personalità interpretativa. Garota Moderna non è stato il più apprezzato ma sicuramente quello che sull’onda della lounge music ha fatto più proseliti. Progetti tanti ma di quelli non si parla… L’invidia è l’arma degli incompetenti… E non mi voglio fare rubare più niente! Ho già dato.