Tempo di lettura: 3 minuti
Una delle più fastidiose intolleranze alimentari è la celiachia. E’ una intolleranza al glutine che si trova nel frumento, nell’orzo, nell’avena, nel farro. Tutti questi alimenti derivati dai cereali sono da considerarsi pericolosi per le persone affette da celiachia. Celiaci si diventa e non si nasce ; è bene fare questa precisazione. Anche se non ci sono dati ancora certi è probabile che la celiachia abbia un certo grado di familiarità. La malattia celiaca non guarisce; è bene precisare che l’unica cura per il paziente celiaco consiste nell’adozione di una dieta assolutamente priva di glutine. Una assunzione anche minima, infatti, può provocare gravi lesioni alla mucosa dell’intestino tenue, e nel peggiore dei casi shock anafilattico con probabile morte. La malattia celiaca può manifestarsi con sintomi più o meno evidenti, anche se nel maggiore dei casi è asintomatica. Nei bambini, ad esempio, si possono verificare casi di forte diarrea o perdita di peso o non crescita in generale. Negli adulti, invece, può manifestarsi con infertilità,osteoporosi,aborti spontanei. Esistono poi varie malattie associate a quella celiaca. Tra le più importanti vi sono: il diabete tipo I, le tiroiditi e la sindrome di down. Per una corretta diagnosi è necessario ricorrere alla biopsia dell’intestino tenue, per verificare la presenza di lesioni dei villi intestinali. Ma per una diagnosi ancora più precisa è importante dimostrare che il paziente sia anche positivo agli anticorpi specifici per celiachia. E’ infatti importante ricordare che sia le lesioni intestinali che gli anticorpi per la celiachia sono glutine- dipendenti e quindi scompaiono definitivamente solo se il paziente elimina del tutto il glutine dalla sua alimentazione. Ed è bene fare questi esami quando il paziente assume glutine. Se infatti si dovesse svolgere l’esame nel periodo in cui il paziente non lo assume risulterebbe molto più complicato l’iter diagnostico. Negli ultimi dieci anni in Italia, i casi di celiachia sono aumentati del 20% . Ci sono molte persone che ad esempio hanno scoperto solo per caso di essere celiaci, e sarebbe opportuno per tutti sottoporsi a dei rapidi test. Si calcola, infatti, che per ogni caso diagnosticato di celiachia sette sono ancora da scoprire. Questa, infatti, è una malattia subdola, difficile da riconoscere. Un test per la celiachia ( il cosiddetto test rapido) può anche essere effettuato in casa. Basta una goccia di sangue per conoscere la risposta immediata. I test rapidi rappresentano uno screening di primo livello nel misurare la presenza di anticorpi anti- transglutaminasi che sono di fatto il marcatore immunologico più sensibile della malattia. In caso di risultato positivo sarà meglio affrontare esami più specifici al fine di confermare la malattia stessa da uno specialista del caso. Il test è attendibile al 97% . Proprio per l’alta percentuale di aumento negli ultimi dieci anni dei celiaci, anche il settore della ristorazione si è dovuto adeguare. Non è difficile, infatti, trovare in Italia un ristorante che presenta nel proprio menù, scelte alimentari destinate ai celiaci. L’Italia, infatti , è una delle prime nazioni in Europa a proporre menù celiaci. E’ bene comunque sempre avvisare della propria intolleranza alimentare e sarebbe opportuno non sedersi ad un tavolo di ristorante che non presenta un menù adeguato alla dieta celiaca. Prova evidente è stato l’episodio avvenuto l’estate scorsa allo schermidore Aldo Montano , il quale , pur avvisando della propria intolleranza, in un ristorante però privo di menù per celiaci, ha rischiato la vita avendo uno shock anafilattico. Per il futuro però ci sono buone notizie in arrivo. E’ stata annunciata dalla rivista “ Science”, la scoperta delle tre molecole tossiche responsabili della malattia che scatenano la reazione immunitaria. Il tutto ha già portato all’avvio di una prima sperimentazione ed una messa a punto sulla base dei tre peptidi colpevoli; in pratica un vaccino che può bloccare la malattia prima che faccia danni all’intestino .Il gruppo del Dottor Anderson ha effettuato la ricerca ed il futuro si prospetta davvero migliore per i pazienti celiaci.
Foto di Gigi Peluso