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In una rinomata libreria del lungomare tranese si è tenuta la (ri)presentazione del libro "la Kabbalah rivelata" scritto dal noto kabbalista israeliano, dott. Laitman. In un precedente articolo noi di LSDmagazine ci eravamo già occupati del libro sulla Kabbalah, Cabala, Cabbala o Quabala che dir si voglia, (la differente dicitura della parola rappresenterebbe secondo alcuni studiosi della materia quali John Michael Greer un modo per identificare i diversi tipi di Cabala esistenti) derivante dalla traslitterazione del termine ebraico "QBLH" cioè"tradizione". Il dott. Negro, medico e kabbalista, ha presentato l’opera ultima del prolifico Rav Laitman ad una ristretta cerchia di eterogenei convenuti. "la Kabbalah non è un modello interpretativo dei testi sacri della religione ebraica, essa infatti risale a 5000 anni fa quando le grandi religioni monoteiste (giudaica, cristiana e islamica) ancora non esistevano. La Kabbalah venne scoperta (rivelata) a Babilonia da un uomo di nome Abramo".Così ha esordito il dott.Negro, che per un’ora circa a parlato di "connessioni" le quali legano tra loro gliesseri umani, e questi a loro volta con la "Natura", intesa non come una divinità nel senso comune ma come la madre di ogni cosa,presente in ogni uomo. "Il mondo non è più il luogo dove regnano amore e felicità, è il desiderio la molla che regola ogni cosa nel mondo di oggi, nei rapporti tra gli uomini. Tutto ciò è evidente a chiunque. Il peggio è però la continua escalation verso questo egoismo che tutto fagocita. Ogni male deriva dall’egoismo presente negli uomini; l’uomo pare sempre e solo pronto a prendere, ma comeinsegna la legge della natura, per prendere bisogna saper dare a chi ci circonda, solo così si potranno ricreare quei collegamenti, leconnessioni con la Natura e con tutti gli uomini". La Kabbalah, come proposta da maestro Ashlag e poi perfezionata e semplificata daLaitman, non è una religione, nè una filosofia, nè ancora un modello interpretativo dei testi sacri dell’ebraismo, bensì una "saggezza" tramandata da 5000 anni di maestro in discepolo. Sino ad oggi la Kabbalah era studiata solo da pochi cultori, i cui cenacoli erano composti daun maestro ed una decina di studenti, oggi invece esistono università che contano due milioni di iscritti sparsi per il mondo (l’università fondata da Laitman si chiama "Bnei Baruch Kabbalah, Education & Research Institute"). La Kabbalah è stata rivelata al grande pubblico dai suoi maestri solo in questo preciso momento storico, poichè oggi più che mai si avverte un profondo bisogno di ricerca spirituale. La risposta per il dott.Negro è rintracciabile nella ricerca spirituale kabbalista, la quale è finalizzata alla comprensione della realtà circostante. Essa può rispondere alle domande che agitano l’animo di ogni uomo quali "Che senso c’è nella vita? Da dove veniamo e dove stiamo andando? Siamo liberi? Che cos’è la realtà?". Venendo alle domande rivolte dal pubblico si è chiesto se fosse possibile specificare a quale tipologia di Kabbalah (come ben saprete esistono tre versioni della Kabbalah, cioè quella ebraica, la cristiana ed infine quella ermetica) si avvicini quella proposta dal dott.Laitman. La risposta è stata: "la vera Kabbalah che noi studiamo non è una religione, nè sostiene alcuna religione in particolare. I suoi corsi sono aperti a chiunque, sia esso cristiano, ateo, induista o mussulmano. Noi non professiamo, non incoraggiamo, nè scoraggiamo alcuna professione di fede. Nei nostri corsi non si cerca di qualificare o quantificare gli attributi della o delle divinità, ma si cerca la trama che sottostà agli accidenti della vita che a molti paiono quali mere casualità. In ultima ratio potremmo dire che lo studio della Kabbalah è mirato a potenziare i 5 sensi in modo da riconoscere le "connessioni" che sottostanno, come fossero la trama di un tessuto, nella vita di tutti i giorni". Risulta difficile non notare in parecchie espressioni come l’enfasi posta sulla parola "Natura", l’intenzione di scacciare eventuali rischi di fraintendimento o di errata "lettura della trama sottostante" la "Bnei Baruch" ed i suoi corsi, la quale non va fraintesa quale sede distaccata dell’associazione culturale italo-israeliana. Difficile considerare un semplice "caso" (che come abbiamo già accennato secondo i kabbalisti non esiste) la vicinanza al "modus operandi", alla terminologia, allo spiritualismo (taluni credono infatti nella reincarnazione), e al bacino di utenza del movimento "Nuova era" o "New Age" molto diffuso in Europa e non solo. In ambo i casi si pone l’accento sull’ "importanza dell’amore per il prossimo come valore essenziale per l’esistenza dell’umanità" (tratto dal fascicolo"la Kabbalah rivelata, Qualcosa che ti rigarda!", dal trafiletto in penultima pagina dal nome "Bnei Baruch").
Biografia:
-Intervista al Courier Post del New Jersey al dott. Michael Laitman;
-"La Kabbalah rivelata: La guida personale per una vita più serena" di Rav Michael Laitman;
-www.kabbalah.info/it;
-"Simboli segreti" di John Michael Greer.