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Prende il via Mercoledì 15 Settembre a Roma presso il nuovo spazio de La Pelanda – MACRO Testaccio (ex Mattatoio), FestArte VideoArt Festival, prodotto da Federculture e realizzato dall’Ass. Cult. FestArte.
Quattro giorni dedicati alla scena della video arte internazionale e di ricerca, con momenti di discussione e una programmazione artistica che spazia alla performance e ai dj set.
Oltre 500 artisti provenienti da 60 paesi del mondo hanno partecipato al Concorso. Numeri significativi per un contenuto complesso ed importante: una conferma della diffusione e utilizzo della videoarte oggi, delle sue potenzialità espressive e facilità divulgative, anche in ragione di un pubblico sempre più numeroso. Di forte presa, l’originale tema “VIOLENZA INVISIBILE – privata, pubblica, sociale” ha stimolato lavori concepiti ad hoc e, in alcuni casi, ha portato gli artisti a condividere esperienze proprie, sentendo l’esigenza di accompagnare i video con riflessioni intime. In mostra, opere sulla censura dei media, l’anaffettività materna, le relazioni familiari, il rapporto uomo-donna e quello amicale, l’identità sociale, le apparenti ‘normalità’, la prigionia di leggi e veti.
Durante il Festival le opere saranno in mostra divise in 3 categorie – In Concorso; Selezionate; Menzioni Speciali -, e all’esposizione si affiancherà un nutrito programma di iniziative: Aperitif talk con esperti della videoarte, curatori ed artisti, interventi performativi, performance audio/video e dj set.
Sabato 18 Settembre il Festival si concluderà con una grande soirée, festa di Premiazione delle opere in mostra, selezionate da 7 curatori d’arte coadiuvati dal direttore artistico Lorena Benatti; a loro spetterà decretare il Premio della Critica del valore di 1.000 euro, mentre la Giuria Internazionale, composta da professionisti del settore, assegnerà il Primo Premio del valore di 3.500 euro al migliore video in Concorso. Verrà, inoltre, assegnato un Premio di 500 euro al video più votato dal pubblico durante i giorni della manifestazione.
Corollario della Mostra sarà lo spazio dedicato al noto artista olandese Erwin Olaf con 2 sue opere video: Dusk (2009) & Dawn (2010), per gentile concessione del Netherlands Media Art Institute.
Inoltre, 2 salottini Monitor presenteranno un elenco alfabetico multimediale consultabile dei video in mostra e di oltre 150 pervenuti al Concorso.
Il tema “VIOLENZA INVISIBILE – privata, pubblica, sociale” dà al III Concorso una significativa connotazione di natura sociale. Gli artisti sono stati invitati a riflettere su una violenza tanto poco riconoscibile quanto diffusa, che non lede il corpo e non si vede. Come quella che si nasconde nelle pieghe del mondo personale, familiare ed intimo; quella che si manifesta nell’ambiente pubblico e lavorativo con il mobbing o lo stalkingLorena Benatti, Direttore artistico del Festival, e Anna Maria Panzera, storica dell’arte e coautrice del testo sul tema di questa edizione del Festival: “Dare forma a ciò che si cela dietro uno sguardo fatuo e bonario, in un sorriso largo, in un una mano tesa. Riconoscere i poteri paralizzanti, i diktat astratti, la credenza che non fa pensare. Scoprire che il ghiaccio nel cuore s’è creato per il soffio algido di un sussurro d’invidia… e così poterlo sciogliere, rinascere, ricominciare.”
Su obiettivi e finalità, Roberto Grossi, Presidente di Federculture, dichiara: “Il Festival è l’occasione per far conoscere e mettere a confronto, nelle diverse esperienze, sensibilità e modalità espressive di giovani artisti di tutto il mondo. Una ricchezza importantissima proprio in un momento in cui sembra si vada verso l’appiattimento e l’omologazione delle espressioni culturali. Attraverso le opere, quasi sempre autoprodotte e divulgate grazie al web, possiamo far emergere una parte di espressioni artistiche, perlopiù sconosciute, ma di grande significato e valenza sociale e culturale.”
La mostra dei video proseguirà poi alla Triennale di Milano ed in altri importanti spazi museali italiani.