Tempo di lettura: 3 minuti
L’assicurazione sulla Protezione dei Pagamenti, ovvero la Payment Protection Insurance (PPI) e’ venduta con la promessa che i pagamenti ipotecari sono coperti se le circostanze personali e finanziarie del cliente cambiano, anche in caso di perdita del lavoro. Tuttavia, quando questo accade, molti clienti non possono esercitare questo diritto a causa delle clausole di esclusione e delle barriere amministrative. I premi per le polizze di assicurazione della PPI possono raggiungere oltre il 20% dell’importo totale assicurato, causando l’indebitamento della gente piuttosto che prevenirlo.
L’ Assicurazione sulla Garanzia di Pagamento (PPI) e’ comunemente venduta insieme a carte di credito. La polizza PPI, in teoria, proteggerebbe il cliente dal rischio di non poter ripagare la carta, in caso di disoccupazione o altre varie incapacità lavorative dovute alla malattia o alla disabilità.
Nel Citizen Advice Bureau (Ufficio Tutela del Consumatore) e’ stato registrato un numero sproporzionato di denunce da parte di clienti ai quali e’ stato rifiutato il pagamento dell’assicurazione PPI. Un’indagine condotta nel 2001 sui clienti indebitati, ha riportato che l’85% agli utenti che avevano richiesto la copertura di questa assicurazione, nel momento di necessità, gli veniva rifiutata la copertura assicurativa.
Questo tipo di assicurazione (PPI) di solito e’ abbastanza costosa. Ci sono tabelle che mostrano i vari premi pagati dai clienti che hanno stipulato questa assicurazione oscillano tra’ il 13% e il 56% dell’importo prestato. Tuttavia e’ considerata pratica comune che la PPI venga pagata sugli accordi di prestito con un unico premio incluso nel prestito. Per quanto riguarda gli interessi, essi vengono aggiunti sui premi dell’assicurazione.
Ecco perche’ il Sig. Kamran Mirshahi, una delle tante vittime di questa truffa, ha deciso di prendere provvedimenti legali. Egli si e’ informato e, grazie ad una equipe di legali, è riuscito a trovare il modo per poter aiutare altra gente a prevenire questa truffa. Nel 2008 ha lanciato con successo la sua societa’ dal nome di “Canary Claims” con lo scopo di aiutare tutte le “vittime” nel recupero del loro denaro, quasi perduto.
“Il rimborso e’ una cosa che qualsiasi vittima dovrebbe richiedere, senza esitare” dice il Sig. Mirshahi. In genere si puo’ richiedere un rimborso totale (costo dell’assicurazione + gli interessi) e in molti casi, a questo viene aggiunto, come ricompensa, un interesse dell’8%.
Purtroppo la PPI e’ venduta in un modo così astuto che le vittime si sentono quasi obbligate ad acquistare l’Assicurazione. Ogni qualvolta un cliente riesce ad ottenere un prestito o un mutuo, o una carta di credito, l’assicuratore riesce a vendergli anche la Payment Protection Insurance. Il cliente e’ cosi grato per il prestito ottenuto che alla fine non rifiuta di pagare anche l’extra propostagli dall’assicuratore.
Il Sig. Mirshahi continuando dice che “La Competition Commission è ormai pronta a vietare e quindi bloccare la vendita dell’Assicurazione già dal momento in cui viene proposta agli utenti. Nel frattempo, questi dovrebbero fare attenzione agli assicuratori ed ai banchieri che provino a spiegare i “Benefici” di un nuovo prodotto. State pure certi che ci sono altri costi nascosti da qualche parte.”
Ultimamente gli UFFICI del FSA hanno rilasciato multe a 22 aziende proprio per la vendita di queste polizze. È stato rilevato che le multe più rilevanti, dall’importo che ha raggiunto quasi £8,925.000, e’ stata proprio la vendita di queste polizze assieme ai prestiti personali non coperti.
Info: www.canaryclaims.co.uk