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Riscoprire, attraverso due distinti percorsi storici e la visita ad altrettante mostre, quali sono i tesori archeologici custoditi nella città di Bari e riportare così all’attenzione dell’opinione pubblica una importante parte della storia del capoluogo di Puglia, ancora poco conosciuta. Sono questi gli obiettivi sui quali si fonda il progetto Bari archeologica, un viaggio tra luoghi, pietere e idee. Itinerari storico-archeologici nella città vecchia. L’iniziativa, curata da ‘Eventi d’autore, è stata presentata qualche giorno fa dall’assessore al Marketing del Comune, Gianluca Paparesta, dal presidente dell’Apt Bari, Franco Chiarello, dalla rappresentante di ‘Eventi d’autore, Doriana Cisonno, dal rettore della Basilica di San Nicola, padre Damiano Bova, e dall’ordinario di Reumatologia dell’Università di Bari, prof. Giovanni Lapadula.
Quest’ultimo ha sottolineato come la sua attività abbia lo stesso fine di ‘Bari archeologica: "Entrambi – ha detto – abbiamo il compito di divulgare le verità ancora poco conosciute, al di là dei luoghi comuni. Anche le malattie reumatiche sono poco conosciute – ha sottolineato – e spesso si pensa che colpiscano solo gli anziani mentre sono molto frequenti e invalidanti anche nei bambini". Per questi motivi, è stato sottolineato, parte del ricavato dalla vendita dei biglietti (sei euro), sarà devoluta all’Apmar (Associazione pugliese malati reumatici).
Bari archeologica prevede due itinerari: il primo riguarda le architetture dei vicini medievali, la visita alle mostre ‘Ambra e Agamennone a Palazzo Simi e Agamennone e gli altri nel museo storico. Il secondo prevede una visita nella cittadella nicolaiana e al suo museo, oltre a una visita alla chiesa romanica di San Gregorio Armeno riaperta per l’occasione.
Padre Bova ha espresso anche l’auspicio che l’Unione europea "accolga il nostro invito a far diventare i percorsi nicolaiani come la via Francigena". Mentre per Chiarello Bari archeologica "va sostenuta poichè rappresenta, insieme alla precedente iniziativa Bari sotterranea, una maniera per fare esprimere a Bari le sue potenzialità turistiche".
Paparesta ha infine sottolineato che "si tratta di un progetto di crescita culturale e diventa più importante alla luce della candidatura di Bari quale capitale europea della cultura nel 2019: è una iniziativa – ha concluso – che dobbiamo portare avanti".
Le visite, iniziate qualche giorno fa, si concludono a fine settembre. Info: www.eventidautore.it