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Che Roma fosse la Capitale del Belpaese lo sapevano tutti. Che Roma fosse la città in cui il Vaticano ha stabilito il suo territorio anche. Oggi, però, Roma è anche una metropoli internazionale, che offre una serie di iniziative e di eventi che non sono secondi nè a Londra, nè a Barcellona e nè tantomeno a Berlino, che in questi ultimi anni si è evoluta e modernizzata.
Ma tornando a Roma e coinvolgendo gli appassionati di fotografia, ci preme segnalare al turista che visiterà la città eterna una serie di eventi legati al mondo della fotografia.
Iniziamo con l’isola Tiberina che in questi giorni rivive una sorta di Dolce Vita. Proiezioni cinematografiche, icontri con gli autori e registi, incontri letterari con gli scrittori e dibattiti dal vivo. A tutto questo si aggiunge la bella mostra fotografica antologica sulla Dolce vita capitolina. Scatti inediti di Carlo Riccardi che immortalano per sempre gli anni d’oro del cinema italiano. Divi come Sofia Loren, Totò ed Anna Magnani fotografati nei loro momenti di relax, di intimità.
Tra scazzottate e brindisi in via Veneto, si possono vedere i vari Mastroianni, Anita Ekberg, il clan dei Fellini al gran completo. In altre parole i mitici anni sessanta in una mostra fotografica completa.
Ma per gli appassionati della fotografia Roma offre anche altre iniziative. Si cambia location e si finisce nel Complesso Monumentale del Vittoriano ( Piazza Venezia) all’interno del quale è stata allestita una mostra con 100 fotografie inedite scattate intorno alla fine dell’Ottocento ed in piena sintonia con il Risorgimento Italiano. Scatti curiosi, volti di altri tempi. Visi duri, che hanno sofferto ma che dimostrano fierezza e dignità.
Sempre a Roma vi segnaliamo la "Storia di un’ anima". Immagini fotografiche dal diario di Olivia Cushing, aristocratica americana di origine scandinava e cognata del famoso pittore ed urbanista statunitense Cushing.
Foto, cartoline e documenti che lasciano immaginare il profondo legame affettivo che esisteva tra la donna americana ed il famoso pittore. Olivia Cushing è stata una sorta di Peggy Guggenheim dei giorni nostri. Ha dedicato tutta sua sua vita di donna adulta al culto, quasi maniacale, del cognato, conservando gelosamente ogni sua traccia e documento.
Uno spaccato inedito di vita privata, all’interno di una aristocratica famiglia americana. La mostra è visibile presso il Museo Hendrick Cushing Andersen in via Pasquale Stanislao Mancini, nel quartiere Prati a due passi dallo Stadio Olimpico.
Le mostre dureranno per tutta l’estate, per cui anche i ritardatari ed i cultori del last minute ne potranno approfittare.