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Ci sono tutti gli ingredienti per far si che questo gruppo diventi di dimensioni internazionali. Stiamo parlando dei Caravan Palace una formazione francesce che e stata ospite del Festival Internazionale Jazz di Montreal con uno spettacolo a dir poco strabiliante e due ore di concerto. Sul palco c’era di tutto dj, campionatori, violino, basso, clarinetto, voce femminile ed anche hip hop ingredienti essenziali per un melting pot musicale di altissimo livello. I brani scelti sono per lo piu’ brani del loro lavoro discografico che ha come titolo lo stesso nome del gruppo, ma non hanno tralasciato la musica di un tempo il Be-bop che in alcuni casi sembravano usciti da un film western all’italiana o i Blues Brother con l’abbigliamento e le bellissime incurisoni del cantante rap che allievata le piu’ di duemila giovani che sono intervenuti da ogni dove per ascoltarli. I musicisti sono eccezionali ed il loro progetto e interessante in quanto attrae appassionati di diversa estrazione musicale e non solo le giovani generazioni ma anche "vecchi attemprati" come il sottoscritto che si e ritrovato con le sonorita a lui familiari e che hanno reso ancor piu semplice il lavoro di critica. Lo spettacolo era diviso in due tempi loro hanno suonato per la seconda parte ad aprire lo spettacolo e stato Vax Tailor un talentuoso dj francese con la sua formazione. Questa unione tra la musica campionata, lo schratch ed i musicisti sul palco sono una moda che per noi italiani e oramai in disuso ma che qui va ancora alla grande.
Loro sono molto bravi ma la voce della cantante non e eccezionale (forse era un po’ sottotono) mentre di sicuro impatto emotivo e la musica della clarinettista che per piu di una volta ruba la scena ottenendo degli standing ovation generale e tra cori e canzoni ben conosciute si chiude anche questa questa parentesi quebecchese, e sottolineando ancora una volta che dopo trentuno edizioni questo festival continua ad osare portando nomi nuovi rispetto ai nostri festival che non "osano" piu sulle giovani promesse e restano quindi stantii sui grandi nomi che in alcuni casi sono deludenti. Un plauso va all’Equipe Spectra che ogni anno organizza l’evento e che noi di LSDmagazine puntualmente riportiamo. Au revoir a la prochaine annee.