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Inizia all´insegna della buona musica il 2010 a Napoli. Dopo il tradizionale concerto del 1° gennaio all´Auditorium Rai eseguito dall´Associazione Scarlatti, si è esibita al Bluestone Rosalia de Souza.
La cantante brasiliana, che ha scelto di vivere a Roma dalla fine degli anni `80, ha presentato alcuni dei suoi migliori brani tratti soprattutto dall’ultimo lavoro "D´Improvviso" lanciato nel gennaio 2009.
Rosalia de Souza si trasferisce nel 1988 in Italia e, strano a dirsi, è proprio nel nostro paese che studia la tradizione dei grandi autori brasiliani (Tom Jobim, B.Powell, J.Gilberto, S. Mendes e V.de Moraes) così come dei cantautori più recenti (Djavan, Caetano Veloso, Milton Nascimento) interpretando i loro testi e sperimentandosi anche in brani delle due dive nostrane Mina e Ornella Vanoni. Il primo esordio da cantante è al Fez di Bari nel 1995 con il Quintetto X, una delle band più importanti nella scena dell´acid jazz. Con la produzione di Nicola Conte il gruppo incide "Novo Esquema de Bossa", primo lavoro intriso di acid jazz e musica afro-americana brasiliana. Le lunghe tournée del Quintetto X giovano all´Italia un’ottima visibilità nel panorama musicale dell´acid jazz e portano alla ribalta le qualità artistiche di Rosalia, che inizia, così, dal 2000 la carriera da interprete solista, cantando nei più prestigiosi centri artistici e musicali del mondo, dal Barbican Centre al Jazz Cafè di Londra al Montreux Jazz Festival.
Nel 2001 arriva la prima registrazione da solista "Garota Moderna". In questo lavoro Rosalia dimostra di avere tutte le carte in regola per miscelare la tradizione della bossa nova con la vena musicale moderna, tanto da far coniare ai critici ed esperti il termine per il nuovo genere "Nu-Bossa". La profonda conoscenza della musica tradizionale brasiliana e la voglia di sperimentare, con uso misurato, espressioni di elettronica non tradiscono l´eleganza e la purezza di un suono che caratterizza la musica di Rosalia de Souza.
Nel 2003 esce l´album "Garota Diferente" apprezzato dai più importanti dj´s della scena alternativa elettronica. Nel 2005 Rosalia riprende la tournée internazionale e si esibisce a Parigi, Madrid e nel centro sperimentale Womad di Peter Gabriel.
La consacrazione arriva nel 2006 quando si realizza il sogno di Rosalia. L´artista vola nel suo paese d´origine per registrare l´album "Brasil Precisa Balançar", con musicisti brasiliani e la supervisione del leggendario Roberto Menescal, capo della scuola di Bossa Nova insieme a Joao Gilberto e Tom Jobim. "Brasil Precisa Balançar" è un manifesto della musica popolare brasiliana realizzato con strumenti e caratterizzato da timbri, ritmi ed armonie molto vicini al jazz. Rosalia dichiarerà "Questo disco è l´anima brasileira più pura che c´è in me."
Dal 2006 ad oggi Rosalia de Souza porta la sua musica sui palcoscenici internazionali e suona con tantissimi artisti italiani e in occasione di alcuni concerti si ricompone il gruppo del Quintetto X. Nel 2008 esce il terzo album da solista, "D’Improvviso", lanciato in gennaio 2009. Quest´ ultimo lavoro di Rosalia de Souza evoca fascino e magia, sensualità e misticismo e la partecipazione al progetto di musicisti italiani esprime un suono europeo ma chiaramente riconducibile ai ritmi brasiliani. "D´Improvviso" è caratterizzato da ricordi di luoghi e suoni della musica brasiliana degli anni ´60, un lavoro poliedrico che riassume bossa nova, jazz, samba e musica afro-jazz, nato dopo profondi studi della cantante di autori brasiliani quali Elis, Nara Leão e Leny Andrade. Rosalia de Souza in questo album canta di amore, belle donne e vita quotidiana onorando tutta la musica sudamericana ma non perdendo mai di vista la semplicità dei sentimenti. Ma l´aspetto più importante di "D´Improvviso" è l’italianità, come già detto, espressa non solo nell´esecuzione di musicisti italiani ma in un omaggio fatto all´Italia: D´Improvviso è infatti la versione italiana del brano "De Repente" scritto dal venezuelano Alemaro Romero, è un´espressione di legame unico tra l´Italia e il Brasile, in quel comune senso di ricerca della felicità nella ben nota nostalgia (saudade) brasiliana così come italiana.
Rosalia De Sousa continua il suo tour italiano, infatti si esibirà insieme al Quintetto X il prossimo 9 gennaio nel neonato Teatro F.Or.Ma di Bari e noi di LSDmagazine siamo riusciti ad intervistarla subito dopo la sua performance napoletana.
Ma perché una brasiliana studia proprio in Italia la musica dei più grandi autori brasiliani?
Sono arrivata in Italia per un viaggio d´avventura, avevo a casa degli strumenti e mi sono iscritta alla scuola di musica al corso di sax ma ho iniziato a studiare il canto da camera, il canto jazz e ho approfondito gli autori brasiliani. Ho incontrato al Fez di Bari musicisti molto preparati sulla musica brasiliana e da lì il passo è stato facile.
"Garota Moderna" segna il tuo debutto da solista. Quando hai capito che era il momento giusto per intraprendere la strada da solista?
Nel 2000 mi sono sentita pronta per propormi al pubblico da solista, anche perché i componenti del Quintetto X stavano prendendo strade diverse.
Otto anni dopo il tuo arrivo in Italia esce l´album "Brasil Precisa Balançar".
Sì questo album è stato registrato interamente con musicisti brasiliani e con gli arrangiamenti di Roberto Menescal, noto precursore della bossa nova.
Cosa si prova dopo anni di intensa attività e produzioni di rilievo a ritornare al proprio paese d´origine e scoprire la propria anima brasileira più pura?
E´ stato un lavoro molto importante per me, una soddisfazione immensa; ho realizzato questo album in un’atmosfera bellissima misurandomi per la prima volta con musicisti brasiliani, perché in realtà in Italia non avevo trovato concorrenza in quanto gli artisti italiani usualmente interpretano musica brasiliana che non fa parte del mio repertorio. E´ stato un lavoro di empatia assoluta con gli altri musicisti, in questo ho ritrovato la mia anima brasileira più vera.
Hai suonato in tanti jazz cafè e teatri italiani ma anche al Barbican Centre di Londra, al Womad di Peter Gabriel, al Montreux Jazz Festival e all´ Olympia di Parigi. Che ricordo hai di queste esperienze internazionali?
Ricordo tutto di quei concerti, una soddisfazione profonda e la forza che quest´esperienze mi hanno dato perché da straniera in un paese per me straniero essere riconosciuta come un´artista importante, anche in altri paesi europei, è una sensazione indescrivibile.
Tu hai dichiarato che a Roma ti trovi bene musicalmente parlando, anche se è più diffusa la cultura discotecara. Hai mai pensato di cercare ispirazione a Napoli, che nasconde molte similitudini con Rio de Janeiro e suonare con musicisti napoletani, cito Pino Daniele, Marco e Rino Zurzolo, Antonio Onorato, James Senese?
In realtà nel mio gruppo ci sono due musicisti di Salerno, Alfonso de Idda e Antonio De Luise, ma se qualche artista napoletano si proponesse ne sarei molto felice ed onorata.
La band che accompagna Rosalia de Souza al Bluestone è composta da Giancarlo Maurino (sax), Alfonso De Idda (piano), Roberto Yaufic (chitarra), Marco De Tilla (basso), Roberto Rossi (batteria) e Antonello Sorrentino (tromba).
Tra un cambio d´abito bianco e l´altro nero, Rosalia si esibisce con classe e fascino in canzoni come D´Improvviso, Ondinha, Carolina Carol Bela, Samba Noite. Intrattiene il pubblico con una barzelletta italiana e rende omaggio a Napoli interpretando una romantica versione di Anema e Core in portoghese. Dall´album Garota Moderna riprende Maria Moita e Canto de Ossanha. Il momento funk-jazz è tutto per Que foi mentre il doppio omaggio a Tom Jobim è con Chovendo na Roseira e Fotografia. Immancabile la Garota de Ipanema mentre per il bis il pubblico reclama il suo ultimo successo D´Improvviso.
Il Bluestone di Napoli ci ha regalato un’altro momento di musica di grande qualità, una serata di jazz elegante dove la protagonista è stata la voce vellutata e soave dell´artista brasiliana e … attenti a non sbagliare l´accento su Rosalia.
Le foto sono di Giuliana Alvino.