Tempo di lettura: 2 minuti
Giusy Arena e Filippo Barone, due giovani rivelazioni del giornalismo italiano, raccontano in maniera serrata, indipendente e autonoma, la storia di un uomo di potere centrale negli equilibri della politica italiana. Per la prima volta in un libro dal titolo "Gianni Letta – Biografia non autorizzata" (Editori Riuniti 280 pp. 15 euro), tutti i particolari dell’inarrestabile ascesa di Gianni Letta. Non capita tutti i giorni leggere pagine non ossequiose sull’uomo più potente d’Italia. Letta, ricordiamolo, è stato l’uomo della destra e della Dc per quasi trent’anni, direttore del Tempo di Roma, poi uomo Fininvest, poi uomo di governo, punto di equilibrio nelle presidenze Berlusconi, stratega del dialogo con l’opposizione. Un libro di rivelazioni sui segreti della sua inarrestabile ascesa, con molte sorprese che destano sconcerto.
”Non un libro a tesi”, precisa per l’editore il direttore editoriale Alessio Aringoli, piuttosto ”un esempio di come si dovrebbe parlare dei potenti, senza pregiudizi e lasciando se serve anche i punti interrogativi ma quando ci sono domande da porre, ponendole”. E di domande, nel libro, ce ne sono molte, a punteggiare una ricostruzione puntigliosa, tutta fondata sullo studio delle carte, della vita e del percorso professionale dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Dalle origini familiari, l’abruzzesità condivisa con Bruno Vespa, gli anni dell’apprendistato e della fatica (a 18 anni Letta, figlio di avvocato, andò a lavorare come operaio allo zuccherificio di Avezzano), per poi approdare a Roma, l’assegnazione delle frequenze tv per la legge Mammi’, il ruolo di ‘Quarta Camera’ svolto per anni anche nel salotto di Maria Angiolillo, ”gli incarichi da uomo d’affari svolti per le banche”, il coinvolgimento, secondo Stefano Ricucci, nel 2005, nella scalata al gruppo editoriale Rcs. ”Quello di Letta e’ un ruolo difficile da interpretare”, concludono Arena e Barone, ”non può essere un Gran Ciambellano, perché siamo in una Repubblica, ne’ un lobbista, perche’ e’ vietato dalla legge”. ”Fa di sicuro l’uomo di governo”, ma ”non e’ mai stato eletto neanche a capo di un condominio e neanche e’ stato mai un dipendente pubblico”. Giusy Arena e Filippo Barone, giornalisti, hanno realizzato a quattro mani inchieste per Rainews24 di Roberto Morrione e per Report di Milena Gabanelli. Dal 2006 lavorano con Michele Santoro nella redazione di Annozero.