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Vent’anni senza troppe rughe: era dicembre del 1989 e durante il Tracey Ullman Show andarono in onda, mezz’ora in prima serata, i primi episodi dei Simpson. La famiglia middle class più famosa e pazza d’America che in luglio aveva eguagliato il record di longevità di ‘The Adventures of Ozzie and Harriet‘ con 435 puntate, è arrivata a un nuovo giro di boa: il secondo decennio.
Tanti i cambiamenti, grafici e stilistici, occorsi nei 20 anni, ma per il produttore esecutivo Al Jean e la ‘mente artisticà Matt Groening, «la serie va ancora fortissimo». Forte al punto da essere diventata qualche mese fa un francobollo delle Poste Usa mentre in novembre mamma Marge dai capelli blu si e spogliata sulla copertina di Playboy. Per festeggiare il ventesimo compleanno la Fox ha ingaggiato il documentarista Morgan Spurlock di Supersize Me: a lui il compito di presentare il documentario di un’ora il 10 gennaio in occasione della 450esima puntata con Anne Hathaway (Il Diavolo veste Prada) come guest star.
Quando vent’anni fa debuttarono sul piccolo schermo i Simpson rappresentarono una provocazione: il pigrone Homer, goloso di ciambelle; mamma Marge e i suoi capelli blu; il primogenito Bart, indisciplinato e ribelle; la sorella Lisa, studentessa modello; la piccola Maggie, col ciuccio sempre in bocca. Vent’anni fa erano un happening cult e nessuno immaginava che avrebbero conquistato il mondo: il primo presidente George W. Bush disse che avrebbe voluto vedere famiglie «più come i Walton che come Simpson», ma i Walton nessuno se li ricorda più.
Invece Homer e compagni da Springfield AVV (Anywhere) sono sbarcati in 90 Paesi, hanno vinto 24 Emmy e si sono guadagnati una stella nella Hollywood Walk of Fame. Nel 1999 il settimanale Time li ha onorati come la miglior serie tv del secolo.
I primi Simpson erano dissacranti, scritti da autori che avevano poco più di trent’anni e si identificavano con Bart e i loro padri con Homer. Oggi in realtà chi scrive lo show di Groening si avvicina alla cinquantina: ecco perché molte puntate hanno Homer come protagonisti con i Simpson che devono far fronte alla concorrenza di altri cartoni per adulti, primo fra tutti l’ancora più dissacrante ‘I Griffin‘ creato da Seth McFarlane.