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Swarovski, colosso austriaco dei cristalli preziosi ha annunciato che da oggi fino a fine anno, aprirà a Roma, nella Galleria Sordi, il suo temporary shop.
A Milano il fenomeno dei negozi temporanei ha preso piede già da un paio di anni. Altrove, capita che L’Oreal apra dei negozi per cinque settimane in zone di villeggiatura alla moda o che a Treviso ci sia Loft, temporary shop di abbigliamento fashion. Succede che Target apra per un mese e mezzo nel Rockfeller Center per poi chiudere e rispuntare su un battello nel bel mezzo del fiume Hudson. Oppure che Nike apra negozi a Tokio per due mesi. Ma il fenomeno riguarda anche altre attività commerciali, come i ristoranti a tempo.
Non tutti sanno che aprire negozi con un termine prestabilito in città, strade e location prestigiose, è possibile già da tempo. In Italia, lo fa sistematicamente Prada già da un anno, con il progetto Prada-Day. L’azienda sceglie un negozio multimarca, il più chic della città, possibilmente anche partner commerciale della griffe. Toglie di mezzo per un giorno, e in alcuni casì per più giorni, tutte le marche avversarie. Arrivano camion zeppi di merci proprie e allestimenti da paura e si piazzano nel negozio, trasformandolo in monomarca a scadenza. L’operazione viene ripetuta da Prada da dicembre 2008. Ha cominciato a Torino, poi Verona, Brescia, Bergamo. I negozi coinvolti sono stati trasformati con color e allestimenti tipici delle boutique Prada. Il progetto continuerà ancora per molto percorrendo altre metropoli italiane ed europee.
L’operazione di Prada è eccezionale sotto al profilo del marketing e della pubblicità per diversi aspetti. Intanto, dove non esiste un monomarca Prada si tasta il polso della situazione a livello vendite nella città coinvolta. Poi si rendono felici le clienti Prada che ancora non hanno quel ‘diavolò di monomarca nella loro città.
Il fenomeno dei temporary shop è nato in Gran Bretagna nel 2003, si è diffuso successivamente a New York, per sbarcare in Italia nel 2007. Il periodo di apertura limitato può variare dai pochi giorni a diverse settimane, fino ad un massimo di poco più di un mese. Il segreto del successo di questa formula, secondo gli psicologi sarebbe merito di un meccanismo di ansia, propulsore di curiosità che spingerebbe le , ma non solo, a correre a visitare lo shop, a prescindere che poi si acquisti o meno il prodotto, lasciando un feedback positivo al brand. Secondo gli uomini del marketing che ne tessono le lodi, il segreto del successo della formula è nella sensazione, varcando la soglia di questi negozi a tempo, di partecipazione ad un vero e proprio evento.