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Promosso dall’associazione “Cinema e Diritti” e sostenuto dalle associazioni LESS Onlus – Centro Alberto Hurtado – ARCI Movie – Istituto Tilgher – Polisportiva Ercolano – Federazione “Città del Monte” – Rete Sanità e dalla Facoltà di Sociologia della Università Federico II, il 1° Festival del cinema dei diritti umani di Napoli è approdato in Argentina, nell’ambito dell’ XI Festival del Cinema sui diritti umani di Buenos Aires.
Due film del festival napoletano, “ World Napoli” di Prospero Bentivenga e “I moti spontanei” di Antonio Caiafa erano presenti nella selezione ufficiale e sono stati proiettati nella prestigiosa sala Gaumont del centro di Buenos Aires. Atri spazi culturali e sale cinematografiche hanno inoltre ospitato una sezione speciale del festival argentino, “Ventana sobre Napoles” (Finestra su Napoli), interamente dedicata al cinema di impegno sociale proposto da autori campani e alle immagini di fotografi e registi che operano nelle realtà delle periferie urbane.
Partner istituzionale della missione campana nella capitale argentina è stato l’Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania che, grazie all’impegno dell’assessore Corrado Gabriele, segue e sostiene da tempo il lavoro di queste associazioni nella costruzione di un festival originale, partecipato ed itinerante nei quartieri e nei comuni della fascia urbana. Il Festival di Napoli è dedicato all’analisi delle trasformazioni globali di cui la comunità partenopea è partecipe, con particolare riguardo ai diritti universali di cittadinanza, alle minacce ambientali e all’integrazione delle minoranze migranti e, proprio in questo senso, è orientato al confronto con altre comunità urbane e altri territori del sud del mondo, per ritrovare elementi di memoria comune e di vicinanza, per confrontare pratiche e soluzioni originali ai problemi della globalizzazione.
Per oltre dieci giorni, dal 25 maggio al 5 giugno uu.ss., una delegazione delle associazioni che contribuiscono alla costruzione del festival di Napoli, composta da 14 delegati, ha frequentato le sedi del festival argentino, incontrando gruppi della comunità locale e rappresentanti della emigrazione italiana, visitando carceri, radio libere, esperienze sperimentali di salute mentale, gruppi di lotta e resistenza sociale, quartieri della capitale federale, luoghi della memoria recente e passata dell’Argentina, visionando film d’epoca e incontrando protagonisti che hanno raccontato la lotta per la democrazia che questo grande Paese sta vivendo ininterrottamente da più di 30 anni.
Un apposito bando è stato infatti pubblicato durante i mesi febbraio e marzo uu.ss. per dare l’opportunità, ad autori che avessero realizzato opere recenti di osservazione sui cambiamenti sociali della metropoli campana e del suo territorio, di partecipare alla Ventana. A conclusione di un delicato lavoro organizzativo impostato agli inizi del 2009, la “Ventana sobre Napoles” ha presentato a Buenos Aires dodici film raccolti in 4 sezioni denominate “L’oro di Napoli” dedicato alle tradizioni che scompaiono, “Napoli e i pirati”, sul saccheggio del territorio e dei beni pubblici, “Napoli e i giovani”, sulla delicata situazione giovanile nei quartieri periferici e “Napoli globale” sugli aspetti, spesso drammatici, dell’integrazione delle minoranze migranti. Tutte le sezioni hanno riscontrato notevole interesse e in alcuni casi sono state oggetto di elaborazione da parte di gruppi di giovani studenti. In ogni caso l’attenzione riscontrata dalla società argentina nei riguardi degli aspetti della vita della metropoli europea è stata grande. L’elenco delle opere è disponibile sul sito www.cinemaediritti.org nella sezione News.
La missione in terra argentina aveva inoltre, come obiettivo non secondario, la creazione di legami di cooperazione tra le associazioni campane ed omologhe associazioni della società civile argentina allo scopo di inaugurare una nuova pratica di partnership fra territori che potrà consolidare i due festival e i rapporti tra le due comunità. Di questo verrà dato conto nella conferenza stampa dai rappresentanti di alcune delle associazioni coinvolte. In tal senso il festival del cinema dei diritti umani si rivela non solo un momento di visibilità artistica e sociopolitica per i gruppi che partecipano alla sua costruzione, ma uno strumento attivo per la tessitura di reti che funzionano tutto l’anno e mostrano i propri effetti in occasione delle giornate di spettacolo.
Infine, la missione è stata l’occasione per gettare le basi della seconda edizione del festival napoletano che si terrà tra il 9 e il 15 novembre 2009, sempre in forma itinerante nei quartieri e con tre eventi speciali che ne confermeranno il carattere internazionale. Sono attesi incontri dedicati alla sorte dei Africani desaparecidos con la autorevole presenza delle Madres e delle Abuelas de Plaza de Mayo argentine, confronti sul tema delle condizioni di vita e di accoglienza di migranti, rifugiati e irregolari nella nostra Regione e sulla prospettiva di rilanciare, presso il grande pubblico, il documentario sociale italiano, non solo in fase di ideazione e produzione, ma anche di distribuzione e diffusione, prendendo le mosse da una interessante proposta nata nel Foro Latinoamericano di Buenos Aires a cui la delegazione ha partecipato con l’autorevole contributo dell’ARCI Movie di Ponticelli. Uno specifico bando aperto agli autori italiani sarà pubblicato a giorni.
La seconda edizione del festival di Napoli, con l’apporto del Comuni di Napoli ed Ercolano, è parte di una strategia articolata con cui i promotori intendono candidare Napoli a sede stabile del network HRFN (Human Rights Film Network), un prestigioso circuito a cui aderiscono alcune delle capitali internazionali della cultura, per promuovere nella nostra Regione momenti di comunicazione dedicati a chi lavora per una cittadinanza partecipata e consapevole e proporre un dialogo sui diritti universali all’interno delle comunità del Mediterraneo.