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Venerdì 13 settembre, alla proiezione delle 20,50, il regista leccese Gianni De Blasi interverrà in sala, al Multicinema Galleria di Bari, per salutare il pubblico e presentare la sua opera prima «L’ultima settimana di settembre». Insieme a lui ci saranno il direttore di Apulia Film Commission Antonio Parente, la co-sceneggiatrice Antonella W. Gaeta e l’attore Pinuccio Sinisi. Biglietti acquistabili in cassa e on line, su multicinemagalleria.18tickets.it (infotel: 080.521.45.63).
Nel ricco cast del film, da giovedì 12 settembre nelle sale di tutta Italia, protagonisti sono Diego Abatantuono e il giovanissimo Biagio Venditti, insieme a Marit Nissen, Roberta Mattei, Luciano Scarpa, Monica Contini, Guendalina Losito, Dan Borduz.
Tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Licalzi (Rizzoli), con soggetto e sceneggiatura firmati dallo stesso De Blasi con Antonella W. Gaeta e Pippo Mezzapesa, e le musiche originali di Andrea “Pupillo” De Rocco dei Negramaro, girato tra il capoluogo salentino e la costa jonica, la valle d’Itria, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il film è una produzione Trump limited (del neretino Attilio De Razza e di Nicola Picone) in associazione con la salentina Passo Uno Cinema (Salvatore Caracuta) e Medusa Film, in collaborazione con Prime video e con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia. Il film è distribuito nei cinema da Medusa Film.
Nella storia raccontata dal film, Pietro Rinaldi è un anziano scrittore in declino. Rimasto vedovo e ormai stanco della vita, progetta di suicidarsi nel giorno del suo compleanno ma un’inattesa tragedia sconvolge i suoi propositi. La morte improvvisa di sua figlia e del genero a causa di un incidente automobilistico, lo porta a doversi occupare del nipote adolescente Mattia. Nonno e nipote, che si sono fino ad allora ignorati, si ritrovano a vivere una dolorosa, quanto indesiderata, convivenza. Un viaggio che si rivelerà fondamentale per loro. Colpi di scena e avvenimenti inaspettati cambieranno per sempre i loro destini.
«Scrittore sulla vetta del successo per molto tempo, Pietro Rinaldi ora fa i conti con il declino. Si ritrova così solo e frustrato a contemplare nel suicidio l’ultima possibilità di consacrazione. Ma il lutto che lo investe lo costringe finalmente ad aprire gli occhi per trovare Mattia: il riflesso di sé stesso», spiega Gianni De Blasi. «Il viaggio col nipote non sarà un “back to life”, ma piuttosto un mettersi allo specchio per riuscire ad accettarsi, a perdonarsi, ad ammettere di doversi annoverare tra le categorie di esseri umani che avrebbe appuntato sul suo taccuino. Pietro, attraversando il dolore condiviso col nipote, da scrittore maledetto si riscopre improvvisamente nonno solido, originale, spiritoso e ironicamente rude. Non di quelli che raccontano le favole, ma di quelli che senza falsi moralismi, ti insegnano a crescere lasciandoti libero di sbagliare», prosegue il regista. «A sua volta Mattia ritrova un suo senso nel mondo assorbendo l’immagine dolente di Pietro, divenendo specchio necessario al nonno. Nel frattempo conserva i tratti caratteristici dell’innocenza: la passione per la pesca, l’impaccio del primo amore, la dolcezza che investirà Pietro, nel momento in cui finalmente si sentirà chiamare “nonno”. Il road movie offre il pretesto per trovare un terreno neutro su cui muovere la coppia. Ma il nostro stile è molto distante dalla loquacità del “Viaggio con papà” di sordiana memoria o dalle atmosfere pop di “Little miss sunshine”. Il nostro film vuole essere morbido, poetico, emozionante. Un racconto dell’“ironia della sorte” che investe tutti gli esseri umani. In questo “terreno di gioco” la macchina da presa si muove tra fiammate e pause, a centrare gli umori dei personaggi, restando ad osservarli soprattutto nel loro “non dirsi”. Da inquadrature fisse e inchiodate si scivola su movimenti di macchina fluidi, in un’osservazione ravvicinata che restituisce uno stile realistico».
IL REGISTA
In concomitanza con gli studi al DAMS di Bologna, Gianni De Blasi collabora come assistente alla regia al film “Il Miracolo” di Edoardo Winspeare. Nel 2003, dopo aver conseguito la laurea magistrale, realizza un episodio del film collettivo “A Levante”. Nel 2008 si diploma in regia pubblicitaria presso il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia. È aiuto regista di cortometraggi e film per il cinema, tra cui “L’altra metà” (candidato David di Donatello e menzione ai Nastri d’Argento 2010), “La giornata” (Candidato ai David di Donatello 2018 e premiato ai Nastri d’Argento 2018) e “Il bene mio” di Pippo Mezzapesa. Dirige spot, video per eventi, videoclip musicali, tra gli altri, per Bandadriatica, Mondo Marcio, Paolo Conte, Al Bano, Tonino Carotone, Après La Classe, Alborosie e altri. Realizza backstage dai set di “Mine Vaganti” e “Allacciate le Cinture” di Ferzan Ozpetek. Il suo documentario “Altamente” con Emir Kusturica, presentato al BIF&ST 2015, vince il premio della giuria al RIFF 2015 ed è distribuito sulla piattaforma Prime Video. Il suo cortometraggio “L’elemosina” con Iaia Forte è in distribuzione nei principali festival nazionali e internazionali. “L’ultima settimana di settembre” è il suo primo lungometraggio per il cinema.