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In accordo con la casa discografica Universal Music, la FAI Virgin Media, principale operatore di telefonia mobile, fissa, internet e tv via cavo in Inghilterra, ha annunciato nei giorni scorsi il lancio nel Regno Unito entro la fine dell’anno, di un servizio che permetterà ai propri abbonati di scaricare legalmente ed illimitatamente brani musicali in formato Mp3 senza essere vincolati dai vari sistemi di gestione dei diritti digitali.
Quest’offerta sarà disponibile secondo le informazioni di Reuters, a 10 a 15 sterline al mese, pari cioè a circa da 12/18 euro. Virgin ha previsto anche un’offerta più accessibile ma limitata, i cui dettagli non sono stati rivelati. Gli internauti potranno dunque attingere a volontà nel catalogo di Universal e trasferire i loro singoli pezzi ed album in formato MP3, che a quel punto non saranno protetti da Drm: ciò significa che potranno essere trasferiti su qualsiasi tipo di apparecchio digitale MP3, masterizzati e copiati a volontà, senza limitazione alcuna.
Virgin Media ha annunciato fin d’ora che intende allargare l’accordo ad altre case discografiche, compresi gli indipendenti. E nello stesso tempo, l’operatore collaborerà attivamente con i detentori dei diritti d’autore impegnandosi a lottare contro la pirateria applicando sanzioni, al fine di porre un freno al fenomeno del file sharing, a tutti quei abbonati che utilizzeranno il servizio per diffondere MP3 su reti peer-to-peer. Sanzioni che prevederanno la temporanea sospensione del servizio Internet.
Non si tratterà di sospensioni a lungo termine – come quelle proposte dalla legge francesce bocciata dal Consiglio Costituzionale – ma potranno durare da pochi minuti a qualche ora.
Facile intuire che questo accordo è stato accolto molto favorevolmente dalla IFPI (International Federation of the Phonographic Industry), segnalando che “si tratta del tipo di accordo tra un’impresa del settore della musica ed una FAI che potrebbe indicare la via del futuro del commercio musicale su scala internazionale. (…) Ciò manifesta anche la volontà delle nuove FAI di adottare misure di sicurezza per proteggere i diritti di autore sulle loro reti, un esempio molto incoraggiante per tutta l’industria„.