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Parliamo di "Class Action – Azione di classe per fare impresa", un’originalissima idea dell’Istituto Tecnico Commerciale "Costa" di Lecce che ha visto per otto mesi in "gara" tra di loro i ventidue alunni della classe 5B. Oggi il reality è terminato, sono giunti tutti i voti delle tre categorie di giudici (pubblico, osservatori e docenti) e, tirate le somme, abbiamo il vincitore. E’ Pierandrea Folle che vince la prima edizione di "Class Action" con un punteggio totale di 14.392, lo seguono Giuseppe Langiù (12.304), Roberta Bray (11.916), Serena Quarta (11.862) e Francesco Rizzo (11.767).
Questi risultati giungono a pochissimi giorni dagli esami di Stato a cui stanno per sottoporsi i "concorrenti" del reality scolastico e, proprio in vista degli esami, gli studenti della 5B della scuola leccese faranno trovare ai membri della commissione una particolarissima versione di "tesina", ossia mostreranno che stanno per lanciare sul mercato locale un originalissimo calendario turistico che sarà in vendita a partire dal 1° luglio ed una nuova linea grafica di merchandising (t-shirt e gadgets) per la promozione del territorio salentino.
Class Action è il primo esempio di come si può introdurre nella scuola una forma di istruzione assolutamente innovativa seguendo un "format" ben conosciuto e caro ai giovani: il reality.
Class Action non è stato trasmesso in TV bensì su Internet (altro "luogo" molto vicino ai giovani), non ci sono state quindi telecamere puntate sui "concorrenti" eppure quotidianamente i giocatori hanno eseguito delle “azioni” sottoposte a valutazione e meritevoli di "punti", per questo il motto del gioco è "nulla dies sine linea", ossia "nessun giorno senza aver compiuto qualcosa" (letteralmente significa ‘nessun giorno senza una linea’, è una locuzione latina di Plinio il Vecchio riferita al celebre pittore Apelle, che non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea). Tutti gli utenti esterni (il pubblico) hanno potuto seguire le “azioni” dei "giocatori" in internet, sul sito del gioco e hanno interagito con loro sostenendoli, dando loro consigli sulle mosse da effettuare ed esprimendo proprie valutazioni attraverso l’assegnazione di "voti".
La “partita” è stata giocata lungo l’arco dell’anno scolastico e la "materia" di gioco è stato lo sviluppo economico ed il rafforzamento dell’immagine di un ‘brand’, ossia i ragazzi hanno potenziato con idee ed iniziative i servizi legati ad un ‘marchio’. Il marchio era già esistente, è stato creato nel 2007 sempre da alcuni studenti della scuola, facenti parte della società cooperativa "Arianoa" (‘aria nuova’ in dialetto salentino) che opera all’interno dell’istituto. Il ‘brand’ da potenziare è stato "Repubblica Salentina", un’originale movimento concepito per promuovere il territorio del Salento, attraverso le leve della cultura, delle tradizioni, delle bellezze naturali, dei grandi eventi e della proverbiale accoglienza delle sue genti.
L’operazione “Class Action” è stata elaborata dai docenti dell’Istituto “Costa” di Lecce e gli intenti formativi sono stati diversi e possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
· Applicarsi nella gestione di un’impresa reale: per tutta la durata della “partita”, dal 1 ottobre 2008 al 31 maggio 2009, gli alunni hanno effettuato delle analisi di mercato e hanno preso delle decisioni. Tutti i “concorrenti” hanno eseguito azioni reali (hanno stretto collaborazioni e hanno stilato contratti con aziende locali, hanno prodotto materiale pubblicitario e illustrativo, etc.). Spesso si parla di “simulazione d’impresa”, Class Action è “vera impresa”, non simulazione;
· Familiarizzare con l’idea di imprenditorialità creativa: tutte le “azioni” che i ragazzi hanno attuato sono state frutto di pura creatività; gli alunni si sono cimentati nell’avere “buone idee”, hanno “inventato” iniziative e progetti atti a raggiungere la “mission” della loro “azienda”, e hanno messo in pratica il concetto secondo cui con la creatività si può fare impresa;
· Interagire con la realtà economica ed imprenditoriale locale: dovendo realizzare azioni concrete di management, i ragazzi sono stati in continuo contatto con le aziende e con gli imprenditori del territorio: aziende di produzione (eno-gastronomia, tessile, calzaturiero, meccanica, elettronica, etc.) e aziende di servizi (ricezione e ospitalità, ristorazione, commercio, etc.). Questo ha facilitato la cognizione della realtà economica e lavorativa locale e ha aiutato a colmare quel assodato “gap” che c’è tra mondo della scuola e mondo del lavoro;
· Approfondire la conoscenza e la dimestichezza con le nuove tecnologie: la realizzazione e gestione continua del sito web (www.classactionreality.it), le infinite interazioni con il pubblico attraverso i nuovi sistemi di comunicazione attiva (newsletters, forms, etc.), la minuziosa e dettagliata attività di e-mailing durante tutto l’evolversi della “partita”, hanno reso gli alunni assolutamente esperti nell’uso di tutte le nuove tecnologie di comunicazione;
· Sviluppare un senso reale della misura del denaro: i ragazzi hanno operato attivamente e concretamente con denaro “vero”. Avevano a disposizione un “fondo di operatività” ottenuto attraverso i contributi dall’esterno e hanno speso il denaro a disposizione per la realizzazione delle varie azioni;
· Sviluppare autoanalisi e autocritica: essendo tutte le “azioni” svolte dai ragazzi di pubblico dominio, ed essendo le stesse sottoposte al giudizio e alla critica esterna, gli alunni sono stati chiamati quotidianamente ad analizzare il proprio operato e a sviluppare la capacità di discernere tra un’azione errata ed un’azione ritenuta corretta, con possibilità di replica, di approfondimento e di correzione;
Una caratteristica che ha contraddistinto questa scuola dalle altre in Italia è stata sempre quella di guardarsi intorno e chiedersi in quale direzione si stesse muovendo la realtà operativa. Lo ha fatto nel 1996 quando ha allestito il primo web server in Italia presso un’istituto scolastico, lo ha fatto nel 2003 quando ha deciso di iper-specializzare i propri alunni nella comunicazione via web (vincendo per altro molti concorsi), lo sta facendo oggi introducendo una tecnica di partecipazione attiva assolutamente innovativa.