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L’economia mondiale mostra i primi segnali di ripresa grazie al risveglio della Cina e il Fondo monetario rialza le stime sulla crescita per il 2010 dall’1,9 al 2,4%. Per due giorni, ieri e oggi, il capoluogo salentino sarà al centro del dibattito sull’economia mondiale. È atteso per domani, infatti, l’arrivo dei ministri finanziari del G8 che si confronteranno al castello di Carlo V in vista del vertice di luglio in programma all’Aquila. Si sono aperti con questa nota di ottimismo ieri a Lecce i lavori del G7 delle Finanze (più la Russia) che dovranno affrontare anche le nuove regole della finanza e dell’economia (global standard) fortemente volute dalla presidenza italiana per essere approvate al G8 dell’Aquila in luglio. L’impianto delle nuove regole, il cui input è arrivato dal G20 di Londra ad aprile con un consenso politico senza precedenti. Richiede però l’attribuzione di risorse aggiuntive per il Fondo Monetario e il supporto al Financial Stability Board guidato da Mario Draghi che stilerà a fine mese i nuovi principi in tema di retribuzione dei manager e di vigilanza per non permettere più zone d’ombra nel sistema bancario e finanziario. Tutti temi che sono così toccati a Lecce dove, secondo gli osservatori, è prevedibile anche un confronto fra le posizioni degli Stati Uniti e dell’Europa sugli stress test per le banche.
Washington vorrebbe test più rigorosi e pubblici anche per le banche del Vecchio Continente sul modello di quanto fatto negli Usa mentre l’Europa, Germania in testa, preferisce un controllo discreto e riservato da parte delle autorità di vigilanza. Inoltre se la ripresa sta effettivamente arrivando occorrerà iniziare a mettere a punto la strategia di uscita dalle misure straordinarie varate da governi e autorità per combattere la crisi e difficilmente sostenibili nel medio periodo. A Lecce, il ministro Tremonti farà gli onori di casa ai colleghi delle Finanze dei principali Paesi industrializzati, al commissario agli Affari economici Ue Almunia, al direttore del Fondo monetario Strauss-Kahn, al segretario dell’Ocse Gurria e al presidente della Banca mondiale, Zoellick.
E’ da ricordare che già nei giorni scorsi il coordinamento «No G8» ha annunciato ed illustrato il programma del contro-vertice, che si articola in una serie di incontri e dibattiti paralleli sui temi delle possibili economie alternative. Una serie di inziative e confronti che avranno carattere pacifico, così come assicurato dagli stessi organizzatori, fra cui anche docenti universitari. Il contro-vertice culminerà sabato con il corteo che si snoderà lungo via Birago, viale Gallipoli e viale Lo Re, per concludersi con un comizio in piazza Italia.
Ai margini del summit del G8 Economia dei Ministri delle Finanze, verrà celebrato l’avvio ufficiale della fase operativa del progetto pilota Advanced Market Commitments (AMCs), che mira ad accelerare la ricerca del vaccino contro lo pneumococco, principale causa di mortalità infantile tra le malattie infettive nei PVS.
Per la prima volta, i paesi poveri potranno disporre di un vaccino che eviterà circa 1 milione di morti all’anno e che, senza lo sforzo congiunto di un gruppo di donatori e delle Organizzazioni Internazionali, non avrebbe mai visto la luce. Si tratta di un importantissimo traguardo, raggiunto a tre anni e mezzo dal Tremonti Report (dicembre 2005), che proponeva ai Ministri finanziari del G8 di sperimentare concretamente il modello teorico di investimento denominato Advance Market Commitments (AMCs), volto a stimolare lo sviluppo e la produzione di vaccini adatti alle esigenze dei PVS.
L’AMC nasce per supplire a un fallimento del mercato: la mancanza o insufficienza di risorse private per la ricerca di vaccini necessari a combattere malattie infettive nei paesi poveri. Le case farmaceutiche infatti non sono incentivate a investire nella ricerca perché i PVS non potrebbero permettersi di acquistare i vaccini che venissero scoperti e prodotti. Con lo schema AMC, i paesi donatori creano un mercato, garantendo le risorse necessarie ad acquistare i vaccini qualora questi siano effettivamente individuati e sviluppati.
Alla realizzazione del progetto, finanziato da Italia (635 ml di dollari), Regno Unito (485 milioni di dollari), Canada (200 milioni di dollari), Russia (80 ml), Norvegia (50 ml) e Gates Foundation (50 ml), hanno contribuito in modo decisivo la Banca Mondiale, il GAVI, l’Unicef e l’OMS.
Dopo tre anni di lavoro serratissimo per disegnare la struttura e il funzionamento dell’AMC, che si qualifica a tutti gli effetti come meccanismo innovativo di finanziamento dello sviluppo, finalmente si celebrerà a Lecce l’avvio della fase attuativa, che segue l’approvazione degli accordi legali: le imprese farmaceutiche interessate al progetto potranno infatti registrarsi, secondo le procedure previste dal meccanismo, per diventare partner AMC e quindi attivarsi per la scoperta e la produzione del vaccino contro lo pneumococco.
All’evento parteciperanno tutti i paesi donatori e le Organizzazioni Internazionali che hanno lavorato sul progetto.