Tempo di lettura: 1 minuto
Ultima tappa del viaggio – andato avanti per tutta l’estate tra conversazioni, esperimenti, presentazioni, proiezioni e… divagazioni – alla scoperta di alcuni possibili scenari “disegnati” dall’intelligenza artificiale nei quali, in un futuro nemmeno tanto prossimo (in alcuni casi è già il presente…), ci potremmo ritrovare a muovere.
L’appuntamento è per mercoledì 20 settembre a partire dalle 18,30 nel dehors della Pasticceria Neri, a Siracusa, e sarà il punto di approdo del ciclo “Intelligenza artificiale, deficienza naturale”, un progetto targato Alfio Neri per la cultura e G60 – Generazione Sessanta. I riflettori saranno puntati questa volta sul mondo della Giustizia, un ambito nel quale l’impiego degli algoritmi dell’intelligenza può consentire di analizzare grandi quantità di dati giuridici, tra cui testi legislativi, precedenti giudiziari e decisioni delle Corti, al fine di fornire supporto alle decisioni giudiziarie. Ma c’è il rischio, paventato da qualcuno, che un impiego più disinvolto delle “macchine” possa portare anche ad avere provvedimenti e sentenze direttamente elaborati dall’intelligenza artificiale. Timore infondato o legittimo?
A confrontarsi sul tema “Quale Giustizia tra processi e processori?” saranno due magistrati, Andrea Migneco e Andrea Palmieri, e l’avvocato Valerio Vancheri.
Come di consueto a fare gli onori di casa sarà Franco Neri, imprenditore dolciario per mestiere e provocatore culturale per passione (ma anche invertendo i due fattori il prodotto non cambierebbe granché…) mentre a coordinare la conversazione sarà il giornalista Aldo Mantineo, ideatore del ciclo di incontri.