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Vasco Rossi, "cittadino onorario della Puglia creativa", ha presentato a Bari, il 30 ottobre scorso, il suo nuovo album Sono Innocente. La conferenza stampa si è svolta in pompa magna nell’ambito della IV edizione del Medimex, il salone dell’innovazione musicale. Il disco, disponibile da oggi 4 novembre per Universal, contempla testi profondamente identitari che aggiornano il percorso artistico fin qui realizzato dal rocker emiliano.
"L’album si chiama Sono innocente e naturalmente il titolo è provocatorio" esordisce Vasco. "L’artista è sempre innocente quando compone. Se anche non è innocente l’uomo, è sempre innocente la sua opera: questa è la premessa". Vasco Rossi vuol mantenere, nonostante i suoi 62 anni, uno status tutt’altro che conciliatorio, proprio come faceva a inizio carriera. Il proclama offerto in conferenza fa il paio con l’intervista rilasciata per il quinto capitolo del documentario Ogni volta Vasco (in onda mercoledì 5 novembre su Sky Arte), mostrato in anteprima alla stampa. "Sono partito provocando. Sono partito con una canzone, Albachiara – una delle prime canzoni che ho scritto – che era una notevole provocazione. Parlava di una ragazzina di 13 anni vista nella sua innocenza e purezza. Poi, a un certo punto, parlava di masturbazione femminile. […] Detta in una canzone è una cosa abbastanza provocatoria".
Tutto vero, ma per contro Vasco sembra quasi impacciato davanti ai circa duecento giornalisti presenti e legge alcuni appunti dal suo blocco giallo su cui scrive le canzoni. Ammette che lo aiuta a non perdere il filo perché non si sente a suo agio su un palco se non per cantare, o al massimo ballare e suonare. Non approva tanto l’idea di presentare il proprio album, ma accondiscende per non fare torto a casa discografica, entourage, stampa e fans. Ma neanche la certezza della parola scritta sul proprio block notes lo aiuta a portare a termine un incontro soporifero che non rivela poi molto sulla genesi e lo sviluppo del progetto. Vasco ce la mette tutta per cercare di illustrare il suo Sono innocente brano per brano: parafrasa sprazzi di testi e rispolvera un po’ di simpatica sincerità (compresa la rivelazione che Come vorrei è dedicata alla propria auto), ma il resoconto è una lenta agonia tra parole stirate che puntano a saturare il tempo.
E allora, i dettagli più interessanti restano quelli riportati da Guido Elmi, che l’ha preceduto sul palco. Secondo lo storico collaboratore di Vasco, coproduttore anche di questa diciasettesima uscita, Sono innocente rappresenta un punto di rottura con il passato.
Guido Elmi-Steve Rogers annuncia che il sound delle tracce inedite presenta un taglio nuovo, più aggressivo, quasi "heavy". A caratterizzare il sound, ritmi dettati da batterie triggerate e chitarre Schecter Hellriser a sette corde o più comuni chitarre a sei corde con il drop in “D” (accordatura in re, un tono sotto quella standard in mi). Una scelta dettata dalla voglia di evitare power chord che “impaludano tutto”. Diversa dal passato è anche la scelta dell’amplificazione: i Mesa Boogie Rectifier rimpiazzano gli “istituzionali” Marshall.
L’album è stato registrato insieme a uno staff molto ridotto: lo stesso Elmi, Vince Pastano (eccellente chitarrista) e Nicola Venieri (tecnico del suono). Questo il pool che ha architettato le musiche del “nuovo inizio” di Vasco con l’ausilio di ospiti di grande talento. Tra questi il batterista Glen Sobel (Alice Cooper), Claudio Golinelli al basso, Celso Valli alle tastiere di Come Vorrei, Stef Burns per gli assolo di chitarra di Dannate Nuvole e Il blues della chitarra sola e Alberto Rocchetti per l’assolo di moog quasi progressive di Sono innocente ma… E’ una band di primissimo livello.
Terminata la conferenza stampa, il cantautore nato a Zocca riceve dalle mani di Roberto De Luca, di Live Nation, il premio assegnato dall’Academy del Medimex (costituita da quaranta tra direttori di testata, giornalisti musicali e dj dei più importanti media italiani) al live kom 014 quale miglior spettacolo dal vivo. Proprio di concerti si parla in chiusura d’incontro. Vasco Rossi conferma il tour in supporto della nuova uscita discografica e anticipa che farà tappa anche a Bari.
Foto di Francesco Santoro