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Si intitola Colonna Sonora Originale ed è il primo album solista di Dellera. Via l’apostrofo dal cognome, via il ruolo di bassista ricoperto negli Afterhours. Roberto Dell’Era svela tutta la sua ammirazione per il cantautorato che ha marcato l’evoluzione della canzone italiana, dagli anni ’60 ad oggi. L’incisione guadagna spontaneità in un mondo pervaso da frenesia digitale e da effimero mercato che punta soprattutto a smerciare. Il progetto è stato elaborato con tecniche d’incisione analogiche. Una riscoperta dell’artigianato musicale che mette in luce pregi e difetti della composizione e ritrova la magia persa nelle correzioni di un software.
Come non apprezzare la schietta immediatezza del pianoforte “storto” (lo stesso Dellera conferma di gradire un “piano scordatissimo”) in Ami Lei o ami me? Un brano già edito nel 2007: manierismo à la Gino Paoli per rivelare l’effetto collaterale del Pensiero stupendo proposto da Patty Pravo trent’anni prima.
Uno sguardo al passato che non tende a restaurare vecchi cliché, ma mira a mettere qualcosa di nuovo nello scrigno scaraventato in cantina dall’esterofilia e impolverato dal culto per le mode. Solo Il tema di Tim e Tom è cantato interamente in inglese e risulta digressione floydiana, retaggio di vita trascorsa nella terra d’Albione. Certo, Dellera stende sulle produzioni una mano di lucido smalto preso all’estero, ma serve solo a rendere più brillante un lavoro che già grezzo denota personalità e merita rispetto. L’interiorizzazione di mood d’importazione si manifesta con Oceano Pacifico Blue/ Fine Bobina, in ricordo di Dennis Wilson (Beach Boys), per dipanarsi in meandri a guisa psichedelica. Il Beat serpeggia in Per niente al mondo e Giorno dopo giorno lascia spazio a cori resi celebri da Byrds e Beatles.
Colonna Sonora Originale è un album covato per anni, è opera prima in cui svetta la vena riflessiva, malinconica, a tratti romantica di un musicista che smette i panni rock per l’esordio dall’approccio meditativo. Cantautorato che per gran parte rifugge dai cardini usuali quali il punto di vista “impegnato” e lo spirito critico. Durante la sua realizzazione si sono rinsaldati vecchi legami e sono fiorite nuove collaborazioni. Il full-length è frutto di condivisione e Dellera si è circondato di colleghi che hanno assecondato e valorizzato le sue scelte. Il “guru” Cesare Basile presta la chitarra per Le Parole e la penna per Io e te e Oceano Pacifico Blue. Tommaso Colliva, ingegnere del suono, supervisore e co-produttore dell’album, riallaccia a più riprese le connessioni con la produzione dei Calibro 35.
E poi ci sono le affinità: quelle naturali che si distinguono ne Il motivo di Sima (con Rodrigo D’Erasmo al violino) che linka sonorità degli After, e quelle bizzarre che vedono in Io e te una babele di registrazioni ambientali e di effetti sonori. Una sorta di svolazzo letterario anarchico insomma, il preludio all’inscrizione fotografata in chiusura di booklet che accomuna Tennesse Williams e Achille Peretti.
Colonna Sonora Originale è un disco sentito e autoritario.